GRooVE back magazine
GRooVE back magazine n.006/25
GRooVE back magazine n.006/25
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GRooVE back magazine | bimestrale | Anno 2 | Numero 006
In omaggio con questo numero Enotorre Records Sampler 2025
Le registrazioni della Enotorre Records aavengono rigorosamente dal vivo e senza voler porsi come le migliori disponibili sul mercato, hanno il pregio di risultare molto naturali nella emissione sonora, grazie alla coraggiosa scelta di ridurre allo stretto necessario il lavoro di post-produzione al mixer digitale. Quindi, tutto il lavoro viene svolto in fase di pre-produzione con un’oculata scelta dei microfoni da utilizzare, nel loro posizionamento ottimale e nella calibrazione dei livelli di registrazione.
GRooVE back magazine è disponibile nella versione cartacea e digitale gratuita. Nella versione digitale con il download troverai 2 PDF, uno a pagina singola e l’altro a pagina affiancata; è dunque possibile utilizzare il PDF che meglio facilita la tua lettura. Entrambe le versioni sono interattive: dalla copertina al sommario, dai vari articoli alla pubblicità, troverai molti collegamenti a siti esterni.
«Get your groove back»
Editoriale di Andrea Bedetti
Si è chiuso un cerchio, nel senso che siamo arrivati ormai al numero sei, ossia un anno di vita di Grooveback Magazine. E, tirando le somme, per ciò che riguarda il riscontro dell’interesse e della curiosità che ha saputo stimolare, non possiamo che essere soddisfatti, se non lusingati. Sì, perché con i primi cinque numeri abbiamo sfondato quota diecimila downloads complessivi. Un risultato che non solo ci conforta, ma che ci convince che il sentiero intrapreso, con la nascita di questo progetto editoriale, è quello che in fondo ci proponevamo, ossia quello di offrire qualcosa di completamente nuovo, sia in termini di contenuti, sia nel progetto grafico.
Continuiamo, dunque, a guardare avanti, a cominciare dal numero in oggetto, la cui copertina è dedicata al “re delle tenebre”, ossia Ozzy Osbourne, che ci ha lasciati lo scorso 22 luglio. A lui e alla band di cui è stato il deus ex machina, i Black Sabbath, ci parlano Simone Bardazzi e Stefano Rossi, facendo chiarezza tra la realtà del personaggio e la leggenda che si è costruita nel corso del tempo, con quest’ultima che ha inevitabilmente sfuocato e fuorviato il suo messaggio artistico.
Abbiamo anche voluto omaggiare i trent’anni di vita di una etichetta discografica che ha fatto della qualità artistica e di quella tecnica la sua ineludibile filosofia di registrazione, la Velut Luna di Marco Lincetto. A tale proposito, sempre della label veneta, uno spazio è stato dato a una sua recente produzione, la versione per pianoforte e quartetto per archi del Concerto n. 2 di Sergej Rachmaninov a opera della pianista Eliana Grasso. Restando sempre nel solco della musica classica, c’è il fondamentale contributo di Giovanni Acciai dedicato ai Contrafacta di Claudio Monteverdi, l’intervista fatta da Michele Benignetti al pianista Igor Roma e l’incursione suggerita da Noemi Manzoni, nel rapporto tra letteratura e musica, su come i compositori classici abbiano attinto dalla straordinaria opera di Luigi Pirandello.
Tornando al rock, quello prog, ancora Stefano Rossi ha intervistato in esclusiva Steve Hackett, il leggendario chitarrista dei Genesis, oltre a parlarci del suo ultimo disco e del concerto che ha tenuto a Vicenza. Sul versante jazz, un importante contributo di Francesco Cataldo Verrina sull’opera di Chick Corea, al quale ha anche dedicato recentemente un libro. Altra novità: da questo numero avremo anche una rubrica fissa di recensioni discografiche consacrate alla classica, curata dal sottoscritto, al jazz con la penna di Cataldo Verrina e al rock con il contributo di Bardazzi. E poi altre due “chicche”: la presentazione di GRooVE back Radio, con la voce prestigiosa di Alvaro Gradella, attore e famoso conduttore radiofonico, e la nascita di una nostra nuova “creatura” editoriale, Audiophile Hi-Fi, il cui primo numero sboccerà tra qualche settimana.
Infine, nella sezione Hi-Fi, la seconda e ultima parte di Dischi & giradischi di Andrea Bin, la recensione di un fonorivelatore cinese, dall’incredibile rapporto qualità/prezzo, curata da Riccardo Mozzi, e la mia intervista a Paolo Carrer, uno dei più visionari ingegneri del suono in circolazione.
Buona lettura a tutti!
Il Sommario
5 Editoriale
8 Il nostro CD: la Enotorre Records
14 Ozzy Osbourne, il re delle tenebre
22 Ozzy Osbourne e i Black Sabbath
30 Enotorre Records, dischi e buon vino
34 Pirandello e la musica
38 Alla scoperta di Chick Corea
48 Il concerto n. 2 di Rachmaninov in versione da camera
54 Steve Hackett: una vita spericolata
62 I Contrafacta dei Madrigali di Claudio Monteverdi
70 Igor Roma, un universo chiamato pianoforte
76 Velut Luna, trent’anni di assoluta qualità
84 In giro per la classica
92 Nel regno del jazz
98 Rock e dintorni
102 La radio di GRooVE back Magazine
104 Il fonorivelatore Zhige K101H
108 Dischi & giradischi (seconda parte)
116 Paolo Carrer, il “guardiano del suono perfetto”
126 Nasce Audiophile Hi-Fi
128 I critici musicali: vil razza dannata!
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